RECENSIONE DE "NON E' UN PAESE PER VECCHI"

Il film è tratto dal romanzo omonimo di Cormac McCarthy, del 2005, e ha vinto complessivamente quattro premi oscar: presentato alla 60° edizione del festival di Cannes, nel 2008 è stato premiato come miglior film, per la miglior regia, per la migliore sceneggiatura non originale e per il miglior
attore non protagonista, uno straordinario Javier Barden.
La trama è relativamente semplice, ciò che sorprende è l'assenza di un protagonista: l'unica presenza che rimane costante per tutto il film, e che potrebbe quindi essere il protagonista, è il personaggio con tutte le caratteristiche del tipico cattivo, dell'antagonista, appunto Javier Barden, nei panni dell'assassino Anton Chigurh.
Ambientato in Texas nel 1980, il film racconta di Llewelyn Moss, reduce della guerra
in Vietnam, che si imbatte per caso nei resti di uno scambio di partite di droga finite male;
un mucchio di cadaveri e auto distrutte, e soprattutto una valigia contenente una grande somma di denaro.Llewelyn se ne impossessa, e fugge, per sempre, dalla sua vita di tutti i giorni, consapevole di essere inseguito da uomini senza scrupoli che rivogliono i loro soldi. Tra questi c'è Anton Chigurh, killer spietato e macabro, che ha la particolarità di lasciar scegliere alle sue vittime se vivere o morire, a testa o croce.
Sulle tracce della scia di sangue immotivata che si lascia alle spalle il killer Chigurh si mette lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones), oramai anziano e prossimo alla pensione. Il primo scopo di Bell è tentare di salvare Moss dalla situazione che lui stesso si è creato.
Vari personaggi, come lo sceriffo Carson Wells (Woody Harrelson), entrano nel film, lasciando allo spettatore la sensazione che potrebbero cambiare la storia e fermare l'escalation di omicidi, ma questi stessi rimangono vittime della mano armata di Chigurh. Nella fuga da Chigurh, Moss si imbatte in una banda di messicani, che giungono nel suo hotel prima dell'assassino e dello sceriffo Bell, uccidendo Llewelyn senza però riuscire a recuperare il denaro, che sarà successivamente ritrovato da Chigurh. Il ritmo del film viene brutalmente spezzato dalla morte di Moss, che fino a quel momento era stato il centro della storia, il protagonista "mancato".
Qui è evidente il tocco d'autore dei fratelli Coen. La storia si chiude con Chigurh che compie un ultimo omicidio, assassinando la moglie di Moss, completamente incolpevole, solo perché aveva promesso al marito che l'avrebbe fatto: dopo il suo ennessimo crimine, Chigurh è vittima di un grave incidente stradale da cui esce illeso, scomparendo dal film zoppicando e con un braccio rotto. Lo sceriffo Ed Tom Bell decide di andare in pensione dopo la mancata risoluzione del caso, prendendo coscienza di essere inadatto al suo tempo.
Il film si basa soprattutto sul ritmo della narrazione costantemente interrotto e stravolto rispetto ai canoni della normale storia thriller. La mancanza di un protagonista e l'assenza di ogni minimo scrupolo ad uccidere chiunque sembrano voler mettere in primo piano la violenza del mondo e il fatto che non c'è differenza alcuna fra un morto e un altro.
E' un film da vedere per gli appassionati del genere e per gli estimatori dei Fratelli Coen, che con questofilm imprimono un'altra pennellata della loro genialità.
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