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La sede della Bundesbank |
In questo periodo, è ormai accertato che la condizione economica europea dipende soprattutto dal funzionamento del sistema tedesco. Ma perchè la Germania in questo momento è così importante per tutta l'Eurozona, e soprattutto per l'Italia?
Quando ad agosto la crisi si è amplificata andando a colpire fortemente i mercati italiani, già indeboliti da tempo, la BCE stabilì che tutti gli stati Europei avrebbero dovuto acquistare titoli di stato dell'Italia (BOT, CCT, BTP..) al fine di alleggerirne la pressione economica nel momento più difficile. La Bundesbank, la banca centrale tedesca, si è accollata la maggior parte delle obbligazioni finanziarie, costretta dalla BCE per il semplice fatto che in quel momento, come adesso, era lo stato in grado di assorbire meglio il colpo; il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, si è detto varie volte contrario al piano varato dall BCE.
L'Italia, nel frattempo, ha stampato carta moneta per coprire il suo deficit, accendendo una sorta di "mutuo" con la BCE, cosa che era già stata fatta in precedenza da Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo. I finanziamenti provenienti dalla Bundesbank per l'acquisto dei titoli di stato (non solo italiani, ma in gran parte) sono saliti a settembre a 59 miliardi (!) di euro. Ora, essendo ancora cresciuta la necessità di coprire i debiti pubblici dell'Italia, la Germania si è trovata, in ottobre, in segno negativo rispetto alla BCE. Praticamente, non riesce più a coprire quello di cui avevano bisogno l'Italia e gli altri stati in difficoltà. Qual'è il grosso problema adesso? Non tanto la situazione della Bundesbank, che dovrà fare in modo di ripareggiare i suoi conti, ma il fatto che questa ha il diritto di poter richiedere indietro i soldi prestati alla BCE in qualsiasi momento. E allora, cosa succederebbe all'Europa? Per questo, dunque, si dice che adesso la Germania è l'ago della bilancia della situazione europea, in particolare di quella italiana. In questo momento la Germania sta frenando, rischiando di dare una spallata definitiva a Irlanda, Spagna, Grecia e Italia, che è, diciamo, l'ultima ad aver bussato alla porta tedesca e per questo la più indiziata come causa della frenata. Non va dimenticato che la Germania si è accollata anche praticamente l'intero debito greco: la differenza è che, in questo momento, la Grecia sta provando a rimettersi in carreggiata con misure forti (e, certamente, impopolari) e anche con un'idea che è circolata nei giorni scorsi in quel di Bruxelles: restituire i soldi alla Germania sotto forma di energia.
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Jens Wiedmann |
La Grecia sarebbe infatti pronta a sfruttare il suo proverbiale sole con l'utilizzo su larga scala di pannelli fotovoltaici: l'energia ricavata sarebbe "venduta" alla Germania -tra virgolette, perchè fungerebbe da pagamento- che, non va dimenticato, ha deciso, dopo l'incidente di Fukushima, di dire basta alle centrali nucleari. Con l'andare del tempo, il fotovoltaico sarebbe anche una delle vie possibili per far ripartire l'economia greca. E l'Italia che fa? Capisco le polemiche sorte dopo il sorrisetto malizioso e l'alzata di spalle fra Sarkozy e Merkel alla domanda "siete certi che il governo Berlusconi sia in grado di mantenere gli impegni?", ma posso anche capire il comportamento dei due capi di stato. Gli impegni sono stati presi anche fra ieri e oggi con la famosa lettera inviata a Bruxelles contenente le linee base per la manovra italiana in Europa, staremo a vedere.
Dati dal "Sole 24 ore" e dal "Corriere della Sera"
vi consiglio un approfondimento su questi argomenti per comprendere anche la storia che ci ha portato (e come) a questa crisi che a ragion veduta è una crisi di pochi che ribaltano sugli altri l'assorbimento delle problematiche create... http://www.cronologiamondiale.it/index.php?title=Economia
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