Ricerca personalizzata

mercoledì 1 febbraio 2012

ANCORA PIU' CENSURA?

Dopo che Twitter, pochi giorni fa, aveva annunciato che avrebbe ridotto la visibilità di alcuni post relativamente alle aree geografiche che lo avrebbero chiesto, oggi segue a ruota anche Blogger.
Il gruppo di comunicazione di Google sarebbe stato d'accordo a mettere in pratica quella che sembra una nuova forma di censura per ridimensionare, piano piano, la libertà di opinione sul web.La storia funziona così: in certe nazioni nel mondo, c'è qualcuno che non vuole che un certo post venga letto.


Se, su google, si cercano informazioni che rimandano a un blog che fa parte della piattaforma Blogger, questo aprirà automaticamente una pagina diversa a seconda del paese da cui cerchi le informazioni. Se la tua nazione vuole che tu legga queste informazioni, allora sarai libero di sfogliare quel blog e di guardare quel post. Ma se non vuole, verrai reindirizzato altrove.Google ha giustificato l'azione col fatto che basta aggiungere "/ncr" (che sta per "no country redirect") per leggere comunque le pagine che cerchi: ma io mi domando, da navigatore e da blogger, che senso ha mettere questa normativa? Che senso ha costringere l'utente ad aggiungere queste lettere? Cosa ne pensate voi lettori?
La censura, pare ancora una volta, non viaggia su binari visibili alla gente, ma si muove nell'ombra, silenziosa.




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