Ovosodo è un film del '97 diretto da Paolo Virzì e ambientato interamente a Livorno, città natale del regista (autore di altri film originali come "Caterina va in città", "Tutta la vita davanti" e "La prima cosa bella"). Virzì ha la capacità di affrontare diverse tematiche impegnative, come le problematiche legate all'adolescenza e le disuguaglianze sociali, pur mantenendo un tono allegro e ricco di ironia.
Il personaggio principale è Piero (interpretato da Edoardo Gabbriellini) , ragazzino cresciuto nel rione popolare chiamato Ovosodo e nato in una famiglia abbastanza disastrata (lui e il fratello ritardato sono affidati alla compagna nevrotica del padre, dopo la morte della madre e l'arresto del papà). Nonostante queste difficoltà, Piero riesce a trovare un varco per sè sia a scuola (guardare il video proposto per credere) sia nella "società dei grandi", aggrappandosi anche a poche persone in grado e soprattutto desiderose di aiutarlo, come la prefessoressa Giovanna (interpretata molto bene da Nicoletta Braschi).
Attraverso gli occhi e la storia di Piero, il regista esplora il mondo, gli stereotipi e la bellezza dell'adolescenza (nel significato latino di "adolesco": crescere). Quante volte, durante la visione del film, mi è capitato di assistere a qualche scena già vissuta o di sentire una frase già detta o pensata!
Beh è un film che consiglio caldamente a tutti gli amanti del cinema, a chi ha voglia di mettersi un poco (non troppo però!) a riflettere e a chi vorrebbe, per una sera, rivivere i bei tempi passati.
Voto: 8,5
Nessun commento:
Posta un commento