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martedì 27 settembre 2011

Recensione del film "Factotum"


                                                                                 
Trama del Film:  
Il film del 2005 diretto Bent Hamer, interpreta il romanzo di Bukowski. L’alter ego di Bukowski, Henry Chinaski, interpretato da Matt Dillon (reso famoso dai film “i ragazzi della 56° strada” e da “Rusty il selvaggio”), è uno scrittore alcolizzato a cui manca la costanza di mantenersi lavorando. Il film inizia mentre lui deve trasportare dei blocchi di ghiaccio, ma invece che effettuare le consegne preferisce fermarsi al bar a bere così, scoperto dal suo datore di lavoro, viene licenziato. Durante il corso del film saranno tanti i lavori che comincerà e altrettanti saranno i licenziamenti a cui andrà in contro.  Come solitamente avviene nei racconti di Bukowski , il protagonista incontra una donna alcolizzata in un bar di nome Jan e decide di andare a vivere con lei. Henry, trovato un nuovo impiego in un negozio di biciclette, comincia a scommettere sui cavalli insieme ad un suo collega,  in un primo momento le vincite sono frequenti  e lui comincia a vestirsi in maniera elegante cambiando anche il suo atteggiamento da ubriacone a persona normale. Tuttavia per poter andare all’ippodromo non può recarsi al lavoro, così viene licenziato e Jan lo obbliga a non andare più a scommettere dal momento che lei si era innamorata dell’Henry ubriacone senza soldi e non dell’Henry benestante “arricchito” dalle scommesse. La donna prova dei sentimenti per Henry ma non riesce a non andare a letto con chiunque le offra da bere così lui decide di lasciarla. Dopo essere andato via dall’appartamento di Jan, Henry, frequenta un’altra donna,  scrive a tempo perso  le sue novelle che spedisce alla casa editrice Black Sparrow  e continua a fare dei lavori da dove viene regolarmente licenziato per il fatto che preferisce fermarsi al bar a bere piuttosto che eseguire i compiti imposti dai superiori. Dopo che suo padre gli ha proibito di tornare a vivere con lui e sua madre, solo e senza soldi decide di tornare da Jan, che nel frattempo aveva trovato lavoro come donna delle pulizie in un hotel. I due all’inizio sembrano di nuovo innamorati, ma lui si accorge che lei continua a tradirlo e così la lascia definitivamente. Il film termina con Henry che cammina alla ricerca di un bar, mentre nello stesso momento la sua vecchia portinaia riceve le lettere di risposta dalla Black Sparrow, dove c’è scritto che una delle sue novelle sarà pubblicata.

Commento:
Devo ammettere che mi piacciamo molto i romanzi e le novelle di Bukowski e quindi non posso non apprezzare questo film, interpretato magnificamente da Matt Dillon, c’è anche chi dice che sia la sua migliore interpretazione. Il protagonista è lo specchio della “easy life” niente lavoro, nessuna responsabilità solo bere, fumare e cercare di fare qualche soldo con le scommesse ma sempre senza impegno, infatti non ci metterà molto a abbandonare anche l’unica cosa che lo faceva guadagnare. Tuttavia non rinuncia mai a scrivere e anche quando incontra i suoi genitori, prima di essere cacciato malamente di casa dal padre, affermerà di continuare a essere uno scrittore sebbene nessuno gli abbia mai pubblicato qualcosa. Henry vive la sua vita senza prenderne parte, il suo corpo come un pezzo di legno che galleggia fra le onde viene spostato senza un perché da una parte all’altra e trova la sua  tranquillità solo nel bere e nel far sesso con Jan. Fa ridere vedere che l’unica parte del film in cui il protagonista diventa quasi un uomo cosciente delle sue responsabilità è quando comincia a giocare d’azzardo vincendo le scommesse sui cavalli, come voler dire che un uomo che ha toccato il fondo non può sperare di riscattarsi e infatti dopo molte vittorie comincerà a perdere e come si sa col gioco si fa presto a guadagnare ma ancora più presto a perdere. Questo film è senz’altro da vedere ma vi consiglio di visionare prima di questo il film “Burfly- moscone da bar” del 1987 interpretato da Mickey Rourke(che ha recitato anche con Dillon in “ Rusty il selvaggio” ) dove la sceneggiatura è stata scritta da Bukowski in persona, probabilmente appena avrò tempo scriverò una recensione anche su quel film. 


State connessi, state felici!!!

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